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Circa il 17 % del territorio trentino, corrispondente a più di 103.000 ha su un totale di ca 605.000 ha, è soggetto a tutela ambientale. Oltre ai biotopi, che rappresentano la forma di protezione più recente, ed alle riserve naturali, un ulteriore tipologia di area protetta è quella definita dai parchi.
I parchi sono vasti ambiti territoriali caratterizzati da notevole interesse ecologico e paesaggistico. In Trentino sono presenti due parchi naturali provinciali e una porzione di parco nazionale.
Parco Naturale Adamello-Brenta:
È stato istituito nel 1967 e ampliato
nel 1987; nel 1988 una apposita legge
ordinamentale (L.P. 18/88) ha definito
le norme che regolano l’organizzazione
amministrativa e la gestione dell’area
protetta, dando il via concreto alle
attività istitutive. Queste sono la
tutela delle caratteristiche naturali e
ambientali, la promozione dello studio
scientifico e l’uso sociale dei beni
ambientali. Il Parco naturale dell’Adamello-Brenta
ha una superficie di 618,6 kmq e
comprende ad est l’intero Gruppo di
Brenta, formato in prevalenza da rocce
dolomitiche, ad ovest una parte
considerevole dei massicci granitici
dell’Adamello-Presanella, che conservano
ancora ghiacciai di rilevante
estensione. La notevole estensione del
territorio protetto, l’elevata
escursione altitudinale, la duplice
geologia dei complessi montuosi e
l’elevato stato di integrità ambientale
dell’area fanno sì che che questa possa
ospitare una straordinaria varietà di
ambienti e di specie della flora e della
fauna. Di particolare interesse è ad
esempio la presenza dell’orso bruno.
Parco Naturale Paneveggio - Pale
di S. Martino:
È stato istituito nel 1967 e ampliato
nel 1987; nel 1988 una apposita legge
ordinamentale (L.P. 18/88) ha definito
le norme che regolano l’organizzazione
amministrativa e la gestione dell’area
protetta, dando il via concreto alle
attività istitutive. Queste sono la
tutela delle caratteristiche naturali e
ambientali, la promozione dello studio
scientifico e l’uso sociale dei beni
ambientali. Il Parco naturale di
Paneveggio - Pale di S. Martino ha una
superficie di 191 kmq e si estende a
cavaliere dell’alta valle del Torrente
Cismon. Comprende verso est la parte
trentina del Gruppo dolomitico delle
Pale di S. Martino, mentre ad ovest
include le propaggini orientali della
Catena del Lagorai, formata da porfidi,
e il Gruppo montuoso di Cima d’Arzon.
A nord, definita dai versanti del
Lagorai e da quelli del Gruppo di Cima
Bocche, la vallata del Torrente
Travignolo ospita la Foresta Demaniale
di Paneveggio, uno tra i più celebri
complessi forestali delle Alpi. Sul
territorio del Parco, in un ambito
spaziale relativamente ristretto, si
alternano una grande varietà si
situazioni ecologiche che danno luogo a
realtà naturalistiche di straordinario
interesse.
Parco Nazionale dello Stelvio:
Istituito nel 1935 (Legge n. 740
del 24 aprile) allo scopo di “tutelare e
migliorare la flora, di incrementare la
fauna e di conservare le speciali
formazioni geologiche nonché le bellezze
del paesaggio e di promuovere lo
sviluppo del turismo”. È situato a
cavallo tra il Trentino Alto Adige e la
Lombardia; con i suoi 1346 kmq di
estensione, rappresenta la più vasta
area protetta delle Alpi. La parte
trentina occupa 193,5 kmq, nei Comuni di
Peio e Rabbi; si tratta di un territorio
particolarmente integro sotto il profilo
ambientale. Nel 1935 la gestione venne
affidata all’Azienda di Stato per le
Foreste Demaniali; dal 1993 viene invece
svolta da un apposito Consorzio che la
esercita tramite l’operato dei tre
Comitati di Gestione istituiti nelle tre
Provincie su cui ricade l’area protetta.
LE RISERVE NATURALI DEL TRENTINO
Una particolare forma di tutela di aree
di interesse naturalistico in Trentino è
quella delle Riserve Naturali, che
riguarda territori di proprietà pubblica
vincolati sulla base di procedimenti
amministrativi.
Nello specifico consistono in aree
caratterizzate da rilevante interesse
naturalistico, anche se di modesta
produttività economica, che sono state
sottoposte a norme specifiche di
salvaguardia, diversificate a seconda
della loro individuazione quali riserve
integrali, ossia aree in cui si
consentono solo ricerche di carattere
scientifico e riserve guidate nelle
quali, senza venir meno alle esigenze di
tutela, si ammettono le tradizionali
attività agricole, di forestazione e di
allevamento.
Riserva Naturale Integrale delle Tre
Cime del Monte Bondone
Riserva Naturale Guidata di Cornapiana
Riserva Naturale Guidata di Campobrun
Riserva Naturale Guidata della
Scanuppia. |
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